martedì 29 aprile 2008

ZUPPA INGLESE


Non so se sia giusto o no mettere la panna nella zuppa inglese, ma in fondo che male c'è a trasgredire qualche regola culinaria? In fin dei conti si chiama zuppa inglese e gli inglesi non sanno nemmeno che esiste. Conoscono molto meglio la parola "tiramisù", secondo me. Comunque, ho preparato questo dolce per un semplice motivo: mia madre aveva comprato una confezione di savoiardi, convinta che il mio desiderio più grande fosse di farci colazione. Con i savoiardi... che se ne pucci due nel bicchiere, ti sei già giocato 3/4 del tuo latte! Per non parlare del fatto che si ammorbidiscono così velocemente che appena li tiri su si spezzano e si rituffano nella tazza in stile olimpico con tanto di triplo salto mortale. Mi danno troppo sui nervi, perciò ho deciso di usarli per questo dolcetto, la cui ricetta è tratta, e leggermente modificata, dalla rivista Sale & Pepe.
Ecco le dosi per 6 persone:

  • savoiardi q.b.
  • 6 cucchiai circa di alchermes
  • 6 cucchiai circa di rum bianco
  • 100 g di confettura di albicocche
  • 4 tuorli
  • 5 dl di latte
  • 80 g di zucchero
  • 40 g di farina
  • buccia grattugiata di 1 limone
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 1 foglio di gelatina

Portate ad ebollizione il latte con la buccia di limone grattugiata. Sbattete i tuorli con lo zucchero; incorporatevi la farina e il latte tiepido filtrato. Fate addensare a fuoco basso. Unite per ultimo il foglio di gelatina precedentemente ammollato in acqua fredda. Foderate con pellicola uno stampo da budino scanalato, imburrato. Intingete, alternativamente, un savoiardo nel rum e uno nell'alchermes e posizionateli nelle scanalature, alternando i colori. Distribuite i savoiardi anche sul fondo, spezzettandoli, poi unite metà della crema. Coprite lo strato di crema con altri savoiardi bagnati. All'altra metà di crema unite il cacao setacciato e distribuite anche questa sui savoiardi. Terminate con uno strato di savoiardi bagnati. Mettete in frigo, coperto, per una notte. Sformate il dolce, eliminate la pellicola e guarnitelo con la confettura di albicocche e, se piace, 200 ml di panna fresca montata con 2 cucchiai di zucchero a velo.

domenica 27 aprile 2008

HO VINTO UN PREMIO!

Credo che sia il primo della mia vita, a parte forse una gara di torte che ho vinto qualche anno fa qui nel quartiere dove abito e che ha fatto morire d'invidia un bel po' di "massaie" esperte (la giuria era costituita da pasticceri professionisti, eh eh eh!).
Comunque, tornando a noi: la mia carissima virtual-amica Fed mi ha assegnato questo premio ed io la ringrazio commossa! Mi fa molto piacere che abbia pensato a me, anche perchè, pur non avendola mai incontrata di persona, sento, da quello che scrive e da come lo scrive, che anche nella vita reale potremmo andare molto d'accordo e potremmo farci un sacco di risate insieme! Grazie mille!
A mia volta ricambio la cosa e assegno tre premi a tre blog che amo: il primo lo assegno al mio Carmi, il mio amore, perchè è il mio supereroe, perchè ama i cartoni animati degli anni 80, Gaber, Giannini e tutto quello che amo anch'io, perchè è un bambinone e lo amo per questo; il secondo premio va a vany, per il suo rosa shocking, il suo amore invincibile per Giovanni, l'allegria che sprigiona da ogni post e per quella vena di polemica che scatena ogni tanto, volente o nolente, e che mi fa impazzire! Il terzo premio, ultimo ma non per importanza, lo assegno alla mitica Ilenia, che nel suo blog ha trasformato me e Carmine in due personaggi del videogioco dei Sims! Lì troverete anche altre belle immagini e foto!

Grazie Ily per la tua allegria, sono contenta di averti conosciuta!

venerdì 25 aprile 2008

FOTORACCONTO DELLA GITA

Buongiorno e ben riletti a tutti! Ieri sera sono tornata dalla gita e stanotte, gioia unica al mondo, ho dormito nel mio letto adorato: nessuno girava per i corridoi nascondendo bottiglie di birra sotto il pigiama, nessuno bussava alle porte di tutte le stanze per puro divertimento, nè le chiudeva lasciandole sbattere violentemente, nessuno ha rubato 100 € dal portafoglio del suo compagno, nessuno si è sentito male ed è dovuto andare al pronto soccorso per un'improvvisa tachicardia, nessuno è rimasto bloccato nell'ascensore, nessuno ha rubato gli asciugamani del bagno per riportarseli a casa come souvenir... insomma, una nottata fantastica!
L'itinerario della gita è stato davvero bello, abbiamo visitato posti splendidi, ho scattato tante foto, ma qui ne metto solo alcune, sennò non mi basta una giornata! Procediamo in ordine cronologico. Primo giorno: partenza alle 5.00 e arrivo a Milano dopo pranzo. Sull'autostrada un tempo malefico sembra avere tutte le intenzioni di rovinarci la festa:

Una volta entrati a Milano, visita libera della città. Una pioggia battente ci coglie in piazza Duomo, ma alcune fans sfegatate attendono fiduciose l'arrivo dei loro eroi, i Finley, sotto le finestre di Total Request Live, lanciando urla disperate in coro ogni circa 35 secondi.

Entro nel duomo bagnata fradicia e mi accoglie un'enormità di colonne, spazi e luci soffuse:

Segue una passeggiata dentro la Galleria Vittorio Emanuele II e poi si va in albergo. Nel frattempo ha smesso un po' di piovere, quindi, prima di salire sul pullman, saluto la Madonnina da lontano.

Dopo cena, prima di tornare in albergo, passiamo a piedi di fronte al Cimitero Monumentale, un vero spettacolo di luci e ombre:

Il giorno dopo, visita al museo della scienza e della tecnica:

Questo è uno dei tentativi di Leonardo di combattere la forza di gravità:

Questo è il sottomarino Enrico Toti:

Aerei da guerra:

Una bella locomotiva a vapore:

Poi siamo andati alla chiesa di S. Ambrogio e qui ho fotografato il Cristo Pantocratore, che mi piace tanto e mi ricorda un altro mosaico del genere visto in Sicilia, a Monreale per la precisione.

La sera, cena da "Lo Zingaro", non proprio un locale specializzato in nouvelle cuisine, però dignitoso. Lì ho fatto amicizia con un pesce vanitosissimo, che ha passato tutta la serata ad aggiustarsi il trucco allo specchio:

Terzo giorno, il più bello in assoluto: visita di Como e traversata del lago fino a Villa Carlotta. Tempo primaverile, temperatura mite, lago magico! Questo è il vialetto che conduce al museo Alessandro Volta:

Uno scorcio di Como e del lago in cui, proprio quella mattina, avevano trovato 200 bombe inesplose risalenti alla seconda guerra mondiale. I sommozzatori erano al lavoro:

Un pensionato comasco si gode tranquillo il suo bel lago:

Nel pomeriggio ci imbarchiamo per la traversata:

E qui inizia la caccia disperata alla villa di George, che alla fine risulterà essere piuttosto anonima rispetto a tante altre, se non fosse per l'enorme parco che la circonda. Queste sono alcune delle case più belle che si affacciano sul lago:



Dopo circa un'ora e quaranta di navigazione, scendiamo e ci dirigiamo verso la Villa Carlotta. Statue assonnate ci accolgono all'ingresso:

E un enorme parco coloratissimo si apre davanti a noi non appena varchiamo la soglia.

Innumerevoli specie di piante, fiori e alberi si stendono lungo la collina sulla cui sommità si erge la villa. Si tratta di un vero e proprio paradiso terrestre:



La sera torniamo a Milano e resto affascinata dalle luci e dal movimento di questa città, che sembra non addormentarsi mai.



Quarto e ultimo giorno: visita alla villa manzoniana a Lecco.

Pranzo davanti al lago insieme ai canarini:


E partenza per il rientro. Unico regalo comprato: il primo disco dei Gotan Project

Trovato in questo negozio a Milano:

Bella esperienza, ma per godermela a pieno, la prossima volta a Milano ci torno da sola col mio amor!
PS: Mas, ne ho visti di suv strani parcheggiati completamente sui marciapiedi, ma ero sul pullmann e non ho fatto in tempo a fotografarli!

lunedì 21 aprile 2008

SI PARTE!

Tra qualche ora, esattamente alle 4.00, suonerà la tanto odiata sveglia, mi alzerò, mi farò un caffè con gli occhi chiusi, mi butterò sotto la doccia e poi via... gita scolastica. Destinazione: Milano, Como, Lecco. OTTO ore circa di viaggio in pullman, non so se mi spiego! Io quelli li ammazzerei, ma non potevamo andarcene a Roma...
Comunque, cari amici bloggers, ci risentiamo venerdì per il resoconto scritto e fotografico di questa avventura. Ciao!

domenica 20 aprile 2008

CROSTATA DI MELE

Con questa ricetta, insieme col budino al cioccolato che posterò tra qualche giorno, si torna dritti dritti all'infanzia. Ma perchè abbiamo così tanta nostalgia di quando eravamo piccoli? Perchè il mondo ci sembrava bellissimo e semplice, la vita era un'avventura e i sapori e i profumi erano diversi? Non lo so, per me è un ricordo fortissimo: ero una bimba molto timida e mi piaceva giocare da sola. Stavo benissimo con le mie bambole, mi creavo i miei film, le mie sceneggiature intricate, e se qualcun altro si voleva unire al mio gioco mi dava un fastidio! In seguito ho imparato a socializzare, grazie al cielo, ma ancora oggi, ogni tanto, mi piace godermi qualche attimo di pura solitudine! Chissà, magari da piccola ho sviluppato alcuni aspetti della sindrome di Asperger! A proposito, su questo disturbo ho appena finito di leggere un libro bellissimo, tra qualche giorno ve ne parlerò.



Pasta frolla:
  • 1 uovo
  • 75 g di zucchero
  • 1 tazzina di olio di semi
  • buccia grattugiata di 1/2 limone
  • 2 cucchiai di limoncello
  • 250 g di farina
  • 1/2 cucchiaino di lievito per dolci
Purea di mele:
  • 5 mele
  • 3 cucchiai di zucchero
  • succo di 1/2 limone
  • buccia grattugiata di 1/2 limone

Ho spremuto il succo e l'ho messo in un pentolino. Dentro vi ho fatto cadere i tocchetti di mela e ho messo sul fuoco. Dopo un po' le mele hanno cominciato a sfaldarsi e a rilasciare il loro liquido. Ho lasciato evaporare e ho aggiunto lo zucchero. Dopo qualche minuto ho spento e fatto raffreddare. Nel frattempo ho preparato la base di pasta frolla. Quando le mele si sono raffreddate ci ho grattugiato dentro il limone e le ho usate per riempire la base di frolla. Poi ho chiuso con una grata di pasta e messo in forno a temperatura non troppo alta per 40 minuti circa! Se avessi avuto dell'uvetta sultanina l'avrei aggiunta senza alcun dubbio!

sabato 19 aprile 2008

PIE DI MANDORLE

Ecco un'altra ricetta consolatoria, adatta a chi, come me, ha bisogno di coccole quando al mattino deve aprire gli occhi alle 6,30 e da sotto le coperte sente lo scrosciare violento della pioggia, e capisce che fa freddo e tira anche vento, e firmerebbe carte false pur di restare ancora un po' al calduccio! Preparata ieri sera, assaggiata stamattina, alle 13,00 era già stata spazzolata per metà!



La ricetta è tratta dal blog di Chiccamart. Si tratta di una classica crostata coperta, con base di pasta frolla e con ripieno di farina di mandorle. Per la base ho usato questa ricetta, ma va bene qualsiasi frolla:
  • 1 uovo
  • 75 g di zucchero
  • 1/2 limone grattugiato
  • 1 tazzina di olio si semi
  • 1 cucchiaino di lievito
  • 250 g di farina
  • 2 cucchiai di limoncello
Per il ripieno, invece, ho spellato le mandorle in acqua bollente, poi le ho leggermente tostate in forno e le ho tritate. Ecco le dosi:
  • 200 g di farina di mandorle
  • 4 uova
  • 80 g di zucchero
  • 1/2 limone grattugiato
  • 2 cucchiai di amaretto

Ho montato i tuorli con lo zucchero, ho aggiunto la buccia di limone e ho unito lentamente le mandorle, alternandole con il liquore. Infine ho montato a neve gli albumi e ho aggiunto anche questi. Ho riempito la base di frolla, ho coperto con un disco più piccolo e ho infornato a temperatura media per 40 minuti. Avrei poi dovuto spolverizzare di zucchero a velo, ma... "Stiamo in campagna!", come direbbe mio suocero!

giovedì 17 aprile 2008

VOGLIO RICORDARLO COSI'...

Ipnotizzato dal flash della mia digitale, mentre passeggiava mollemente tra le tavole in esposizione al Vittoriano nel settembre 2007 (si prega di cliccare sull'immagine):

Voglio ricordarlo mentre, avvicinandosi al mio tesoro emozionato e, osservando le sue tavole, affermò, serioso, che "essere attivi su Spiderman è una bella responsabilità".
E noi, impietosi, il giorno successivo, dopo aver riso a squarciagola per una notte intera a causa di quella smorfia innocente e spontanea, ci esibimmo nell'antica arte della caricatura:

Ma non fu giusto, no, coinvolgere in questo gioco perverso anche il cavallo di Piazza di Spagna.

lunedì 14 aprile 2008

LO VOGLIO!

Questo post lo dedico a quella "qualunquista" della mia amica Vanessa.
Adesso sono stanca. Per tanti anni l'ho criticato, deriso, snobbato, a volte anche insultato, ma una cosa è certa: se vince lui VOGLIO ANDARE A PALERMO IN MACCHINA! Lo pretendo!

Se vi va di capirci qualcosa con questa polemica, leggetevi la discussione di ieri sul suo blog!

domenica 13 aprile 2008

BUON COMPLEANNO, AMORE!

Sei la cosa più bella della mia vita!

E a quanto pare sei anche un prof dai metodi didattici molto innovativi!

In ogni caso sei il mio eroe!
Speriamo che la torta non si spatasci durante il viaggio e che tuo fratello non si accorga che contiene Philadelphia!

venerdì 11 aprile 2008

TORTA ZEBRATA ALLO YOGURT


Mi piace darmi il buongiorno col sapore di una torta soffice al limone e cacao. L'idea dell'effetto "zebra" l'ho presa da Internet e il procedimento è veramente semplice. Bisogna solo versare l'impasto nella teglia a cucchiaiate alternate: una bianca e una nera, cominciando dal centro della tortiera, fino ad esaurimento dell'impasto stesso. Qui ho usato la ricetta della torta al doppio yogurt e ho voluto provare lo yogurt al gusto di limone-menta. E' una gran bontà, la consiglio a tutti, farete una colazione da re!
  • 3 uova
  • 200 g di zucchero
  • 250 ml di yogurt al limone-menta (2 vasetti)
  • 300 g di farina
  • 1 bustina di lievito
  • 100 g di olio
  • 1 limone grattugiato
  • 2 cucchiai di cacao amaro
  • 2 cucchiai di latte
Montare le uova con lo zucchero; unire la buccia grattugiata di limone, lo yogurt, la farina setacciata, mescolando piano piano, e l'olio. Dividere in due l'impasto e unire, ad una metà di esso, il cacao setacciato, diluendo il tutto con del latte. Alla fine, dividere, tra i due impasti, la bustina di lievito e procedere, nel modo già descritto, a versare il tutto in tortiera. Cuocere la torta a temperatura moderata per circa 40 minuti.

LABORATORIO MASTER: ULTIMO CAPITOLO (FORSE)

Giuro che queste sono le ultime, ma non posso non mostrarvele. I soggetti da disegnare sono stati scelti dal professore.
San Valentino sott'acqua:

Abbasso le bombe:

La discarica:


Ecco, il laboratorio di "Costruzione di materiali multimediali" finisce qui. Almeno la prima parte, perchè ci saranno altre esercitazioni, ma non so a che livello di trash arriveremo.