venerdì 26 dicembre 2008

SFOGLIATELLE ABRUZZESI

Allora, siete ancora vivi? Siete sopravvissuti alle gozzoviglie, ai bagordi, ai lauti conviti? Bene, allora oggi vi propongo una nuova ricetta!



Vi potrebbero sembrare un'imitazione delle ben più famose sfogliatelle napoletane, ma non è così. Per preparare una dose per circa 4 persone, vi occorreranno:
  • 2 tuorli
  • 250 g di farina per ogni tuorlo
  • tanta acqua quanti sono gli albumi tolti
  • 50 g di strutto

Lavorate l'impasto come se fosse una pasta all'uovo, poi stendete una sfoglia molto sottile. Ungetela di strutto fuso (a bagnomaria), e sovrapponete un'altra sfoglia. Andate avanti così fino ad esaurimento delle sfoglie. Alla fine ne avrete sovrapposte circa 7-8.



A questo punto arrotolate le sfoglie partendo dal lato corto. Otterrete un rotolo di questo tipo:



Mettete in frigo per un'oretta, coperto con pellicola, e fate rassodare lo strutto. Poi cominciate a tagliare a fette.



Ogni fetta deve essere leggermente stesa al matterello, poi capovolta, riempita con marmellata mista (arricchita di mandorle tostate e tritate, buccia di limone grattugiata, pezzettini di cioccolato fondente e cannella) e richiusa a raviolo. E' importante foderare la teglia con della carta da pane, che servirà ad assorbire tutto lo strutto e a lasciare le sfogliatelle asciutte e croccanti.



Si infornano a calore moderato per circa mezz'ora, finché le punte non cominciano a prendere un leggerissimo colore dorato. Si lasciano raffreddare, si cospargono di zucchero a velo e si pappano!

lunedì 22 dicembre 2008

RAVIOLI DI RICOTTA E NOCI

Come da migliore tradizione pre-festiva, vi propongo una ricetta "di magro", di quelle che si usano prima del pranzettone natalizio, ricco, carico e goloso! Questi fantastici ravioli li abbiamo assaggiati due settimane fa in un agriturismo qui vicino, dove siamo andati a mangiare con alcuni colleghi, e mi sono piaciuti talmente tanto che ho voluto rifarli. Mentre li mangiavamo, io e Carmi studiavamo il ripieno, raviolo per raviolo, con aria molto assorta e concentrata, senza renderci conto che un vassoio per tre l'abbiamo praticamente finito da soli!



Ingredienti per il ripieno (per 6-8 persone):
  • 600 g di ricotta di pecora
  • 300 g di noci sgusciate e tritate
  • 3 uova
  • 200 g di parmigiano grattugiato
  • 2 cucchiaini di pesto genovese
  • sale, pepe, noce moscata

Amalgamare gli ingredienti per il ripieno e lasciarlo riposare in frigorifero per un paio d'ore. Preparare una normale sfoglia all'uovo (con 800 g di farina e 8 uova) e stenderla sottilmente. Formare i ravioli e lessarli in abbondante acqua salata. Condirli con burro, salvia e una spruzzata di parmigiano.

mercoledì 17 dicembre 2008

DECORAZIONI NATALIZIE

Bell'impegno stare lì a guardare gli altri che salgono sulle scale, appendono angioletti, attaccano luci, spolverano residui... io tutt'al più scatto due foto stendendomi sul tappeto con fare finto profescional! Però mi diverto un sacco e la mia mamma ne risulta assai soddisfatta, perché valorizzo le sue opere. E' brava, eh?

Queste sono le candele del salotto:



Altra angolazione:



Il presepe (Gesù deve ancora nascere ma i re magi sono già arrivati... bah!):



Auguro a tutti un Natale di serenità vissuto in famiglia, soprattutto ai bimbi, sia a quelli nati sia a quelli che arriveranno fra un po'! Un bacione!

venerdì 12 dicembre 2008

TORTA AL CACAO CON CUORE AL COCCO

Una gazza ladra mi ha fregato quasi un chilo di noci conservate in balcone. La vedevamo gironzolare ogni giorno sul davanzale con aria distratta, ma come potevamo immaginare il misfatto... in tre giorni si è portata a casa un bel malloppo, la zozza. E meno male che ce ne siamo accorti, anche perché sul davanzale ci ha fatto pure la cacca! Ciò che mi chiedo è: ma che cavolo ci deve fare con le mie noci?
Uccello cleptomane.



Per la torta:
  • 3 uova (più due tuorli)
  • 200 g di zucchero
  • 75 g di cacao amaro
  • 100 g di burro fuso
  • 1 bicchiere di latte
  • 150 g di farina
  • aroma vaniglia
  • 1 bustina di lievito

Per il ripieno:

  • 2 albumi
  • 200 g di cocco disidratato
  • 100 g di zucchero
  • 1 cucchiaio di fecola
  • 5 cucchiai di latte

Montare uova e tuorli con lo zucchero. Aggiungere, setacciando, il cacao e la farina, alternandoli con il latte e il burro fuso. Terminare con la vaniglia e il lievito. Nel frattempo montare gli albumi e unire lo zucchero e il cocco, alternandoli con il latte e la fecola. Versare in una tortiera metà dell'impasto al cacao. Aggiungere il ripieno al cocco e distribuirlo bene sulla superficie. Versare il restante impasto al cacao e livellare. Infornare a calore moderato per 45-50'.

martedì 2 dicembre 2008

SARO' BRE...

Vi piace il mio nuovo acquisto?



Ho visto che su Internet ce ne sono in svariate forme, alcune davveeeeero interessanti!

martedì 25 novembre 2008

CROSTATA BUBBOLOSA DI AMARETTI



Per questa ricetta ho seguito il metodo di Cameron, mentre le dosi sono quelle che uso di solito.

Pasta frolla:

  • 300 g di farina
  • 125 g di burro
  • 120 g di zucchero
  • 2 tuorli
  • 1 uovo intero
  • 1/2 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1/2 limone grattugiato

Crema pasticcera:

  • 500 ml di latte
  • 2 uova
  • 150 g di zucchero
  • 2 cucchiai di farina
  • 1/2 limone grattugiato
  • 1 bustina di vanillina

Inoltre:

  • Cioccolato fondente a scaglie
  • 200 g di amaretti
  • Amaretto di Saronno

Bisogna stendere sul fondo di pasta frolla del cioccolato tritato (dosi a occhio), spalmare la crema sopra e poi posizionare gli amaretti interi sulla crema, dopo averli bagnati nel liquore. Infine si copre tutto con la restante pasta frolla e si fa cuocere in forno a calore moderato per circa 45 minuti.



Mando un bacione grosso grosso a quella simpaticona di Verde Pomodoro, perché è adorabile, ironica e solare, oltre ad essere una cuoca superba (sappi che presto ti copierò qualche ricetta e la pubblicherò qui!) e saluto anche Fratello Vento per la sua simpatia, la sua ricerca spirituale e il suo impegno sociale. Grazie per i vostri premi!

mercoledì 19 novembre 2008

BON BON AL CAFFE'

Buon pomeriggio, amici internauti! Oggi sono veramente contenta, intanto perché voglio salutare la mia carissima amica Vany che tra qualche mese diventerà mamma, e mamma mia, il pensiero mi fa accapponare la pelle perché ricordo ancora la prima volta che ci siamo incontrate in IV ginnasio, e mi sembra ieri!
In secondo luogo sono felice e un po' mi vergogno pure di ammettere che, essendomi dimenticata di riscuotere in banca lo stipendio di giugno, c'è un bel gruzzoletto che mi aspetta da quest'estate e, nonostante mi sia beccata un bel cazziatone dal segretario della scuola in cui ero l'anno scorso, sono contenta lo stesso!
Festeggiamo con i bon bon:



La ricetta originale è di Chiccamart e prevede il cioccolato bianco, ma io avevo solo il fondente, per cui ho modificato la copertura:

  • 250 g di mandorle spellate, tostate e tritate
  • 3 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di polvere di caffé
  • 1 tazzina di caffé ristretto
  • 2 bicchierini di Caffé Sport o altri liquori (rum o amaretto, per esempio)

Per la copertura:

  • 250 g di cioccolato fondente

La procedura è veloce e il risultato ottimo: basta formare delle palline di impasto e passarle nel cioccolato fondente, lasciarle freddare su carta da forno ed è fatta!

venerdì 7 novembre 2008

TRECCIA RUSSA

Questo dolce ha superato un vero e proprio record: è riuscito ad essere sbranato dai piragna prima ancora che potesse raffreddarsi. Un'emozione breve ma intensa. Le belve ne hanno sentito l'odore da lontano, e pensare che domattina volevo farci colazione!



L'idea del procedimento nasce da una genialata del forum di Cookaround. Per la ricetta della brioche ho usato la mia solita:

250 g di farina
30 g di burro
1 uovo
50 g di zucchero
1 cucchiaino di lievito di birra secco
100 ml di latte tiepido
buccia grattugiata di 1/2 limone

Per la farcia ho usato questa:

50 g di burro fuso
50 g di zucchero
50 g di cacao amaro



Buon appetito!

giovedì 30 ottobre 2008

E CUCINA FU!

Che emozione entrare in cantiere, salire quattro piani di scale a piedi e trovare la porta di casa aperta, entrare e ritrovarsi davanti agli occhi questa creatura che fino a ieri abbiamo visto solo disegnata su un grande foglio bianco!
L'unica fregatura è che in cantiere ci sono andata da sola, dato che il mio Carmi è a Lucca per la fiera. Uffa!



Inoltre hanno anche montato la vasca, che secondo me è una signora vasca, ma ha l'unico difetto che dovrò pulire il vetro ad ogni doccia che ci faremo, che palle.

domenica 26 ottobre 2008

TORTA DELLA NONNA (SENZA PINOLI)



Lo so, qualcuno dirà: "Ma senza pinoli non è torta della nonna!" Ma vi pare possibile che al supermercato 100 g di pinoli possano costare € 5,99? Ciò significa 59 euro al chilo? Ma siamo pazzi?? Allora li vado a raccogliere sotto casa di Carmine, che è pieno di pigne gratis! Solo che mi manca il tempo, perciò... niente pinoli!

Allora, per la decorazione mi sono ispirata alla bellissima torta di Lisa, mentre la ricetta l'ho tratta dal blog di Fiordizucca. Insomma, niente di nuovo, nemmeno stavolta! Oggi qui splende un bel sole, auguro a tutti una dolcissima domenica!

martedì 21 ottobre 2008

CUOCHI DI BASSA CUCINA

Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l’11 febbraio 1950.

Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasfornare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori, si dice, di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi, ve l’ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
(Pubblicato sulla rivista “Scuola democratica”, 20 marzo 1950).

www.internazionale.it

domenica 19 ottobre 2008

RICORDI D'ESTATE

"Stronza lumachina", diceva Julia Roberts in quel ristorante chic, mentre l'escargot prendeva letteralmente il volo! Ma quanto cavolo sono buone? Io le ho provate solo un paio di volte, la prima a casa della mitica Flaviozza Bacarozza (in quel caso si trattava di "puttanelle", cioè lumache senza guscio), la seconda a casa del mio amore, e ricordo che erano piccole, ma così piccole che bisognava cacciarle via dal guscio con uno stecchino. Altro che ristoranti chic!
Queste sono le lumachine fotografate al mercato Ballarò di Palermo quest'estate.

giovedì 16 ottobre 2008

RICORDI D'INFANZIA

Chi era il vostro eroe preferito da piccoli? Il mio era lui, passavo serate intere seduta in salotto col mio papi a guardare i suoi film e lui mi racconta che mi sbellicavo letteralmente sul divano! Ancora oggi, quando lo vedo, impazzisco! E poi siamo nati lo stesso giorno!

lunedì 13 ottobre 2008

TORTA ANNIVERSARIO

Eccola qua! La torta vestita di tutto punto, sbafata durante la festa per i 40 anni di matrimonio dei miei!



Ho avuto un po' paura con la glassa, temevo che sarebbe colata, altrimenti avrei decorato anche i bordi, e invece si è fermata per bene. Era proprio carina, un po' snob ma carina!



Abbiamo mangiato qui:



...qui le piante ornamentali erano soprattutto quelle di peperoncino!
Sardinara è un posto magnifico, e chi ci vive o viene da lì ha sempre un'aria tranquilla e gioviale! Colgo l'occasione per mandare un bacione alla mia dolcissima Flavia e le dico che domani mi vado a prendere un caffé da lei!

lunedì 6 ottobre 2008

TORTA NUDA

Mi vergogno un po' a postarla, ma in effetti non si tratta che della prova generale per domenica prossima, quando i miei festeggeranno i loro primi 40 anni di matrimonio e la torta sarà bella, addobbata e ben vestita! Sotto sotto, però, la base sarà questa!
La ricetta la metto la prossima settimana, per ora vi dico solo che si tratta di una base di pan di spagna bagnato con latte e rum e riempito con due creme: una al cioccolato e mandorle, l'altra al limone.

mercoledì 1 ottobre 2008

CIAMBELLA AL MIELE

Buona, delicata e non troppo dolce.
Dedicata al mio secondo giorno di lavoro come supplente di sostegno. Mi sembra che l'anno passato a studiare per l'ulteriore specializzazione non mi sia servito a nulla. Ho bisogno di leggere un po' di materiale su dislessia e disgrafia, va! Baci!
P.S. Ecco un link utile per tutti coloro che si interessano ad alunni in situazione di svantaggio: www.sostegno.blogscuola.it



240 g di miele
200 g di farina
100 g di fecola di patate
1 tazzina di olio di semi
5 uova
130 g di mandorle spellate, tostate e tritate
1 bustina di lievito
cannella

Mescolare il miele (deve essere morbido; se usate miele duro, fatelo prima sciogliere a bagno maria) con i tuorli. Aggiungere delicatamente la farina setacciata, l'olio e la fecola. Tritare nel robot le mandorle spellate e tostate, insieme ad un pezzetto di cannella. Aggiungere la polvere di mandorle all'impasto base e infine il lievito. Montare a neve gli albumi e unirli delicatamente. Riempire uno stampo a ciambella precedentemente unto e infarinato, cospargere la superficie di granella di zucchero e infornare a temperatura media per 45 minuti circa.

venerdì 26 settembre 2008

LA PARETE ARANCIO!

La mia allegra cucina cresce! Ora la parete è a posto, manca solo che l'artigiano venga a montarla. Ha detto che non potrà fino alla fine di ottobre, ma forse è meglio così: magari avremo il tempo di ripulirla bene e non ci saranno più tanti operai in giro! Non vedo l'ooooora!



Vi mostro anche il punto di vista dalla porta d'ingresso. In realtà gran parte della parete verrà nascosta dalla cucina, ciò che si vedrà bene sarà il mosaico e la parte superiore del muro. Però gli darà un tocco di allegria, amo troppo questo colore!

lunedì 22 settembre 2008

LINZER TORTE

L'autunno avanza, il freddino si fa sentire e io ho voglia di sapori caldi, come la cannella, le mandorle tostate e i chiodi di garofano. Il tutto racchiuso in una pasta frolla profumata e farcita con una confettura di uva bianca, da me preparata per non buttare il grappolo che si stava troppo maturando.
La ricetta è della rivista "Sale & Pepe".



Pasta frolla:
  • 150 g di farina
  • 150 g di burro
  • 150 g di mandorle sbucciate, tostate e tritate
  • 150 g di zucchero
  • 3 tuorli d'uovo sodi
  • 1/2 limone non trattato (succo e buccia)
  • un pezzetto di cannella
  • 1 chiodo di garofano

Farcitura:

  • 250 g di confettura di lamponi o altra confettura a piacere (io ho messo uva bianca)

Ho intriso la farina col burro, ho aggiunto i tuorli d'uovo setacciati (gli albumi li ho conservati, li ho tagliati a cubetti e li ho aggiunti ad un'insalata il giorno dopo). Ho messo nel robot le mandorle tostate, lo zucchero, la buccia di limone, la cannella e il chiodo di garofano. Ho tritato il tutto e l'ho aggiunto al mix di farina, burro e uova. Ho iniziato ad impastare velocemente aggiungendo qualche goccia di limone per ammorbidire l'impasto.
Ho avvolto la pasta frolla in pellicola e l'ho fatta riposare tutta la notte in frigo. La mattina dopo ho preparato la crostata al solito modo, farcendola con confettura di uva bianca.



E' proprio buona!

giovedì 18 settembre 2008

PENNE ALLA CREMA DI CAROTE



Ricetta semplice, dietetica ed economica. Si può chiedere di più? Ah, sì: è anche buonissima!
Ringrazio tanto Maya, perché è dal suo blog che l'ho presa, e perché adoro cucinare con pochi semplici ingredienti!

domenica 14 settembre 2008

TORTA STRACCIATELLA

Ogni tanto una domenica tra parenti ci proprio vuole. Ci si ritrova dopo tanto tempo insieme, si ricordano i vecchi tempi, si scherza sugli anziani e sulla loro aterosclerosi, si gioca come bambini tra i bambini e, insomma, si sta serenamente insieme.
Comunque, questa torta la dedico a mio fratello, che oggi se l'è vista quasi brutta, con la bici che gli si è frantumata sotto le chiappe, e si è ritrovato in pronto soccorso con una mano ingessata. Poteva andare peggio!



Per una volta, posso dire che questa torta me la sono inventata io? Ora, se qualcuno ne troverà in rete una identica, risalente al paleolitico, beh, si sappia, io non l'ho letta, ma l'ho elaborata per conto mio, facendo affidamento unicamente su quelle quattro sinapsi ancora funzionanti nel mio cervello.

Pan di spagna:
  • 3 uova
  • 90 g di zucchero
  • 70 g di farina
  • 20 g di cacao amaro

Crema stracciatella:

  • 300 g di ricotta
  • 100 g di zucchero
  • 250 ml di panna fresca
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 1 bustina di vanillina
  • 1 foglio di gelatina

Per la bagnatura:

  • 100 ml di rum
  • 100 ml di latte

Preparare il pan di spagna battendo le uova con lo zucchero. Unire, lentamente e delicatamente, la farina setacciata con il cacao amaro. Infornare a temperatura moderata per circa 40-45 minuti. Tagliare la torta in due dopo averla fatta raffreddare completamente.
Preparare la crema stracciatella, setacciando la ricotta e mescolandola con lo zucchero. Sciogliere in qualche goccia di panna la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e unirla alla ricotta. Mescolare bene e aggiungere il cioccolato ridotto a pezzetti; unire infine la panna montata e la vanillina.
Comporre la torta usando lo stampo in cui è stata cotta. Bagnare il primo strato, versarvi sopra la crema e sovrapporre il secondo strato. Bagnare anche questo, riporre tutto in frigo per almeno due ore. Capovolgere il dolce e servire.

giovedì 11 settembre 2008

INSALATA DI RISO

Forse una delle ultime di questa estate ormai quasi finita. Una ricetta vera e propria non ce l'ho, per me vale l'unica regola di svuotare il frigo di tutte le rimanenze, di giocare per lo più con le spezie e di far riposare il tutto per almeno due ore in frigo. E buon appetito!

lunedì 8 settembre 2008

UN MATRIMONIO BELLO BELLO!

Ieri, giornata dedicata al matrimonio di Carlo e Valeria. Io e il mio tesoro ci siamo agghindati belli belli. Lui, che da quando è a dieta è già sceso 3-4 chili, si è rimesso un completo che non gli entrava ormai da tempo, ed era tutto contento, mentre io, per allacciarmi il vestito nero, ho chiamato in causa mia mamma, e stavo pure per darle una gomitata in faccia, pardon! Avevo le tette così strizzate nel vestito che parevo una dama del settecento con le tonsille ingrossate!
A conti fatti la festa è durata più o meno dodici ore, il che per me significa una sola cosa: la prossima volta vado con una tuta di cotone e le nike, e me ne frego del look!
In ogni caso gli sposi erano belli, emozionati, innamorati e felici.



E mentre i genitori di entrambe le famiglie continuavano a versare lacrime, facendo la felicità dei produttori di fazzuoli usa e getta, il giovane prete di montagna ci deliziava con la sua goffaggine e il suo sorriso timido, e la voce potente e poetica del duca si spandeva nella chiesa in un dolce augurio di felicità per suo fratello. Duca, ti arrabbi se pubblico questa?



Una volta terminata la cerimonia, siamo passati al lato godereccio, mangereccio, danzereccio e ubriacaticcio della festa, in un ristorante con un bellissimo vialetto d'ingresso e una splendida terrazza panoramica sulla città:



E tra decine di fotografie, frizzi e lazi, cibi buonissimi annaffiati da buon vino e allegria, siamo arrivati a sera tutti sfiniti, sposa compresa.



E cosa resta ad una donna alla fine di una lunga giornata felice ma fortemente stressante? Un momento di relax al bar, seduta al bancone, come se fosse l'epilogo di una normale serata tra amici.



Tanti auguri!

martedì 2 settembre 2008

TORTA AL LIMONE

Un po' in ritardo ma sempre meglio che mai, mando un grosso bacio al mio papà e ai suoi splendidi 68 anni. Sei il migliore, sappilo!



La torta è composta da un pan di spagna di 3 uova (con 90 g di zucchero e 90 g di farina) tagliato in due strati, bagnato con limoncello diluito con acqua e farcito con una crema al limone composta da:

  • 1 uovo intero e un tuorlo
  • 200 g di zucchero
  • succo di un limone
  • buccia grattugiata di un limone
  • 50 g di fecola
  • 300 ml di acqua
  • 1 foglio di gelatina


Sono certa che anche lui ne avrebbe gradito una fetta!

mercoledì 27 agosto 2008

IL FASCINO SOTTILE DEL GOSSIP

Quant'è odioso il vicino di casa medio, quello che non appena sente rumori strani sul pianerottolo butta l'occhio allo spioncino per vedere che succede, e sa sempre chi scende, chi sale, a che ora e perché? E quanto è odioso chi si affaccia al balcone nelle sere d'estate per orecchiare i discorsi di chi parla in giardino, per sapere se il figlio di Tizio se la fa con la cognata di Caio, che nel frattempo ha sposato il cugino di Sempronio?
Bene, quel vicino di casa odioso, impiccione, subdolo e maldicente... sono io!
Ma volete mettere il gusto sadico di "rigustarsi" una vera e propria rissa tra parenti, comodamente affacciati al balcone del salotto, senza nemmeno dover pagare il biglietto? Con tutte quelle parolacce che volano libere nell'aere, quegli insulti crudeli a mamme e nonne, covati dentro per anni e ora finalmente liberi di librarsi nel cielo? Volete mettere il gusto di vedere due, tre, quattro donne che si strappano i capelli a vicenda dopo che hanno passato un intero pomeriggio dal parrucchiere a farsi le meches? No, mi dispiace, è uno spettacolo unico, di rara bellezza, e sfido chiunque a contraddirmi!
Ovviamente queste scene folcloristiche possono accadere solo sotto casa di Carmine, tra i suoi fantastici vicini psicopatici, che litigano per il misero gruzzolo di una vecchietta di 88 anni, che, come se non bastasse, è ancora viva!
Avevo anche con me la telecamera, e la tentazione di riprendere il tutto è stata forte, molto forte...

venerdì 22 agosto 2008

PIZZA GOURMET

La simpaticissima amica blogger Precisina ha indetto una raccolta di ricette di pizza. Sul suo blog troverete il regolamento per partecipare.

Chiunque abbia una o più ricette da condividere, con relativa foto esplicativa, può aderire a questa iniziativa golosa entro il 30 settembre.
Io ho aderito con Lo sfincione e La pizza con le patate! Buon divertimento!

mercoledì 20 agosto 2008

PIZZA CON LE PATATE

Questi sono i miei ultimi dieci giorni di vacanza, perciò ne approfitto per produrre cibarie di ogni tipo. E' il mio hobby preferito, che ci posso fare?
Questa pizza, poi, non è nemmeno tanto dispendiosa. L'unica particolarità che ho aggiunto all'impasto base è un trito di erbette profumate (rosmarino, timo, maggiorana, salvia e sale), preparato da mia madre qualche tempo fa.



Per la pizza pane ho usato la solita ricetta:

  • 400 g di farina
  • 2 tazzine di acqua
  • 2 tazzine di latte
  • 2 cucchiai d'olio
  • 10 g di lievito di birra
  • 2 cucchiaini di trito aromatico
  • 1 pizzico di sale

Una volta lievitato l'impasto, l'ho steso in teglia e l'ho lasciato lievitare di nuovo. Nel frattempo ho preso 3 patate medie, le ho lavate, le ho sbucciate, le ho affettate e le ho messe nell'acqua fredda per circa mezz'ora. Poi ho asciugato le fette con un canovaccio pulito, le ho distribuite sulla pizza, ho aggiunto un pezzetto di pecorino a dadini, sale, pepe, rosmarino, olio d'oliva e ho infornato per circa mezz'ora.