Cosa significa essere precari.
Guardando questo film ho pensato: qualcuno deve avermi piazzato una telecamera nascosta in casa per anni e poi ha raccontanto la mia storia! E' incredibile come le esperienze formative e lavorative di migliaia di giovani siano simili. Tanti anni di studio (forse anche qualcuno di troppo), il giorno emozionante e bello in cui ti proclamano dottore, la pubblicazione di un articolo, il tentativo di passare il concorso da ricercatore (grande buffonata) e poi la voglia di cominciare a guadagnare qualcosa, i curriculum spediti inutilmente a destra e a manca, finchè un giorno l'amico dell'amico ti dice che c'è un'azienda che cerca qualcuno che conosca l'inglese. Sei fortunata, ti dici, puoi lavorare con quello che hai studiato. Per un paio di settimane la ditta ti "usa" per contattare clienti all'estero, dopo qualche tempo ti ritrovi in un call center e non sai nemmeno come è successo. Il tutor pretende di citare la Bibbia per convincerti che stai facendo il lavoro più interessante del mondo, che sei brava, intelligente, che ce la puoi fare a diventare ricca e vincente facendo telefonate! Fai giusto in tempo a scappare che l'azienda chiude perchè lavorava pure in modo irregolare. Come potevo uscire dal cinema l'altra sera? Semplicemente estasiata! Vedetelo, giovani e non!
12 commenti:
Ne parlavo con la mia ragazza ieri, che siam passati davanti al cinema Greenwich in via Po.
Ma allo stesso tempo ho paura di andarlo a vedere.
Peggio di Hostel...! :-/
Fab
Per certi versi è decisamente più angosciante!
e dai...ma come puoi parlare ,male di Antony-matrix????? si sarebbe accollato anche a pulire i bagni...ma come puoi????a che ridere alla merito s.r.l., quante "problematiche sottese" che tu non hai mai conosciuto, per fortuna o purtroppo, boh...
Amore ricordo perfettamente quel periodo..., oddio devo fare più contratti possibili!!! e poi mi racconti di Antony...ANTONY con il rosario... nella veste di santone, bhè stendiamo un velo pietoso....m...credo che raffy abbia qualcosa da raccontare in merito EHEHEHEHE, adesso ci rido ma quella volta... Hm.. che figura.....EHEHEHEHE
Oh, Raffa, sembra anche la mia storia :( sarà perché ci siamo laureate nella stessa materia e nella stessa facoltà?
Roba di mesi (oddio, in realtà da oggi un mese e mezzo esatto) e andrò a tentare fortuna nella verde Irlanda.
@vany: quel tizio è un pazzo, l'ho rivisto e mi sono di nuovo messa le mani sui capelli! E Carmine con me.
@oudeis: hai fatto bene! La tua gaffe mi ha fatto assaporare il gusto della vendetta!!
@fed: questa sì che sarà un'esperienza che ti arricchirà moltissimo! In bocca al lupo!
ho visto anch'io il film appena è uscito. un film angosciante che fa rivivere a ognuno di noi situazioni che ha vissuto realmente.
il ruolo della protagonista era solo abbozzato, non era approfondito. avrei preferito più partecipazione emotiva da parte del personaggio alla sitauzione.
non si salva nessuno neppure la protagonista che non sembra rappresentare la vera sofferenza che si prova.
la fauna del call center non rispecchia la realtà. le persone così conciate non finisco nei call center. assolutamente no. la maggior parte della gente è come la protagonista, non sono sconvoltone o ritardate. questo non rende sufficientemente giustizia alla drammaticità della situazione reale.
come dico sempre io e non solo io: la realtà supera abbondantemente la finzione.
Io avevo una collega sconvoltona al call center, ma per fortuna che c'era, avevamo bisogno di qualcuno dal carattere così dissacrante, soprattutto per sfuggire i discorsi di chi pretendeva di "formarci" usando la Bibbia e il Rosario. Roba da matti...
non è un caso che Claudio il megamanager delle multiple abbia un SUV...
Mas, come cavolo è possibile? Proprio oggi ho fatto un giretto nel tuo divertentissimo blog! Non mi ricordo però come ci sono arrivata!
misteri della rete
Io ho lavorato al call center Telecom, a Sant'Atto (TE), e devo dire che venivo trattato anche peggio! Ho visto il film insieme ad amici che stanno tutti bene (a livello lavorativo) e solo a me questo film ha fatto davvero emozionare. Prima o poi anche noi precari avremo i nostri momenti di gloria!
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